Italianistan. La politica del governo di mantenere spalancate le nostre frontiere, di fornire gratis ai migranti vestiti, cibo, alloggio e assistenza sanitaria per un periodo indefinito di tempo incoraggia migliaia di islamici ad arrivare da noi. Stiamo importando estremismo islamico, antisemitismo arabo, conflitti nazionali ed etnici, una diversa concezione della società e del diritto, instabilità sociale. Ci stiamo islamizzando con gravissimi rischi per la sicurezza nazionale e per la tenuta dei valori della Costituzione.
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Coloro che arrivano sono mussulmani e rappresentano una cultura radicalmente diversa. Non concepiscono il concetto di integrazione e attivano il processo di radicalizzazione delle comunità islmiche già esistenti. Vere e proprie “no-go zones”, dove è vietato entrare persino alla polizia e dove vige la shaaria. Siamo di fronte ad un gigantesco movimento di masse islamiche a fronte del quale l'identità cristiana, le radici cattolichhe del paese rischiano di riguardare in futuro solo una perte minoritaria della popolazione.
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Perdere il controllo delle proprie frontiere è stata per il governo una atto gravissimo di irresponsabilità. Un danno inimmaginabile per tutta la popolazione. E per uno stato moderno spesso questo fatto vuol dire cessare di esistere.
E’ una storia antica che si chiama “Le mille e una notte” ma è anche una storia di oggi, narrata all'infinito dagli organi d'informazione. Rileggere quest'opera in chiave moderna è semplice. Sostituiamo la bella Sherazade con il nostro giovane e rampante premier, mettiamo al posto dell'irato sovrano la gente incazzata per l'andamento generale del paese e, infine, invece delle novelle che racconta Sherazade, le mille riforme incompiute che si propone di fare il governo. Et volià, signore e signori, ecco a voi il moderno racconto de “Le mille e una riforma”.
